Il lavoratore che denuncia il datore può essere licenziato solo in presenza di calunnia
La Corte di Cassazione, in materia di licenziamento, ha stabilito che non è licenziabile il lavoratore che denuncia il datore di lavoro alle autorità giudiziarie per fatti che solo potenzialmente costituiscono ipotesi di reato, ovvero infondati.
Tale principio viene meno qualora nelle azioni del dipendente sia riscontrabile un elemento di calunnia nei confronti del datore di lavoro, infatti solo in questo caso, come specificato da l’Ordinanza n. 26867 del 14/11/2017, è possibile procedere al licenziamento per giusta causa.